Teatro Stabile Torino presenta al Teatro Duse di Bologna:
Vita di Galileo (1972)
Di Bertolt Brecht
- Interpreti principali: Tino Buazzelli, Maurizio Barberio, Massimo De Francovich, Leo Gavero, Delia Bartolucci, Roberto Paoletti, Remo Varisco, Paola Bacci, Bruno De Valle, Claudio Dani
- Musiche: Hans Eisler
- Scene e costumi: Franz Havemann
- Regia: Fritz Bennewitz
Programma di sala del Teatro Duse di Bologna (pagine 4)
- Il triangolo alla Costanzo
- Il circuito E.T.I.
Galileo nella storia
ln un'epoca in cui scienza e tecnica sembrano, spesso prevaricare l'umano riconducendo l'uomo ad entità biologica, ,un testo teatrale come "Vita di Galileo" si impone con tutta la freschezza dei suoi interrogativi, con la enorme mole di precisazioni contenutistiche che insinua ed approfondisce nel suo corso. Prima fra tutte la conflittualità dirornpente tra scienza e potere, dove per scienza si intendano tutte le moderne scoperte destinate in breve tempo a mutare, se non capovolgere, i destini umani e per potere qualsiasi gruppo destinato a reggere gli stessi. ln tutte le arti contemporanee dal cinema alla pittura, dall'iconografia politica al teatro, il problema è di scottante e vibrante attualità. Ma lo diviene ancora di più scendendo nel particolare dei due elementi che lo compongono, frazionando, cioè, gli opposti che in esso coesistono. "Vita di Galileo" li compenetra e li seziona contemporaneamente. Da una parte la figura dello scienziato ripreso nella bivalenza di uonro e di strumento di potere dall'altra lo stesso potere fagocitante ed impaurito. in ugual modo dell'arma distruttrice che l'uomo di scienza gli pone nelle mani. Non vi è dubbio che la partita tecnico-scientifica ché si stà giocando. oggi come ieri, perviene al doppio effetto di una maggiore frattura di classi e dell'allargamento a macchia d'olio dei conflitti. D'altra parte però ,sviluppa anche i mezzi per un progressivo ma costante sviluppo (ditticile indagare se positivo o negativo) dell'uomo sulla terra. ll Galileo brechtiano sintonizza in un testo teatrale tutte queste angolature tematiche, risponde, ed analizza, prevedendole, alle futuribili e dissacranti razionalità tese ad una mitica dell'eroe di pregnate attualità. ln questo senso il regista Fritz Bennewitz ha scritto: "La vita di Galileo ha aumentato la sua attualità. Le minacce sono diventate più grandi ma la posslbilità di vittoria per coloro che ragionano oggi non è più disperata. ll dramma non concerne solo gli scienziati. Ogggi non c'è nessun settore nel quale non venga richiesta la nostra disposizione ad assumere responsabilità. ll dramma concerne l'impiego buono e cattivo della scienza cioè concerne il potere. Non si tratta soltanto di correggere punti di vista, ma di mutare determinate condizioni. La "Vita di Galileo" tratta di possibili catastrofi. Ma è tutt'altro che un dramma fosco".