Teatro Bellini Teatro Stabile di Napoli presenta:
Viva Diego - Il Musical (1997)
Libretto di Tato Russo. Musiche di Mario Ciervo, Tato Russo, Tullio De Piscopo
- Interpreti principali: Lino Mattera, Antonella D'Agostino, Gigio Morra, Marcello Romolo, Lello Abate, Antonio Romano, Mario Aterrano
- Direzione Musicale: Mario Ciervo
- Coreografia: Aurelio Gatti
- Scene: Toni Di Ronza
- Costumi: Giusi Giustino
- Regia: Tato Russo
- Collaboratore alla Regia: Leopoldo Mastelloni
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1. Mattera 2. D'Agostino 3. Morra 4. Romolo 5. Abate 6. Romano 7. Aterrano 8. Russo
Programma di sala (pagine 64)
- La via dello scudetto (A. Ghirelli)
- Sotto la maschera (C. Bernari)
- Fuorigrotta è vicina a Piedigrotta (M. Vajro)
- Tutti felici (L. Caramiello)
- Note sullo spettacolo (L. Mastelloni)
- Le mille anime musicali di Napoli
- Fotografie di Tommaso Le Pera
Le mille anime musicali di Napoli
I diversi stilemi da me utilizzati per la stesura del Viva Diego, racchiudono un po' quello che musicalmente avviene alla fine dell'ottocento fino ai nostri giorni nella città di Napoli. Senza volere esasperare un particolare momento musicale la costruzione del Viva Diego parte dall'idea di utilizzare dalla forma della canzone classica fine' 800 fino ad arrivare alla dotta dodecafonia passando attraverso musica popolare, jazz, "ritmi popolari", musica melodica ecc. Come una spugna Napoli assorbe le varie culture le elabora e le fa sue. La costruzione musicale del Viva Diego è basata essenzialmente sui personaggi. Il primo duetto è una forma di canzone semplice a cui fa seguito, rendendo subito attuale il contesto, un rap ed un funky. Dal tango della settima scena si arriva "Comme a nu pallone" che è già un brano dalla forma e dai collegamenti armonici particolari. La processione si trova in perfetta logica con quella che è l'idea del musical classico. Dalla rumba in poi avviene un processo compositivo in continua evoluzione dalle semplici armonie delle canzoni del disfattista si arriva a tecniche dodecafoniche dove, appunto la dodecafonia, viene sfruttata ed elaborata in modo tale da essere utilizzata addirittura per un'intera scena dove sette personaggi vengono coinvolti in una sorta di "Mantra" seriale. Questa serie dodecafonica la ascolteremo nel secondo atto anche come "brusio" del popolo facendo diventare il personaggio "coro" un protagonista dello spettacolo.
MARIO CIERVO
Musisal etnico tribale, una novità assoluta ed originale, uno spettacolo che si identifica con la vita quotidiana e le sue sonorità metropolitane. Sugli spalti della curva luogo fremente di emozioni allestita appositamente sul palcoscenico del Teatro Bellini. Gli attori raccontano i loro drammi, le proprie gioie, le loro paure con grande sincronismo, coralità e movimento sonoro. Il rumore diventa suono, il dialetto napoletano diventa melodia universale.
TULLIO DE PISCOPO